Azione Cattolica Italiana Associazione parrocchiale
Terlizzi (Ba) |
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Testo del Magistero ecclesiale sull'AC, ripreso dal Concilio Vaticano II . Dalla Costituzione Apostolica sui Laici: Apostolicam Actuositatem n. 20 (AA 20) Da diversi decenni, in molte nazioni, i laici consacrandosi sempre più all'apostolato, si sono raccolti in varie forme di attività e di associazioni, che, mantenendo un più stretto legame con la gerarchia, hanno perseguito e perseguono fini propriamente apostolici. Tra queste istituzioni e anche simili più antiche sono soprattutto da ricordare quelle che, sebbene seguissero modi diversi di operare, tuttavia hanno prodotto abbondantissimi frutti al regno di Cristo e, meritatamente raccomandate e promosse dai sommi pontefici e da molti vescovi, hanno avuto da essi il nome di azione cattolica e spessissimo sono state configurate come collaborazione dei laici nell'apostolato gerarchico. Queste forme di apostolato, si chiamino azione cattolica o altro, che oggi esercitano un apostolato prezioso sono costituite dal concorso delle seguenti note prese insieme: a) Fine immediato di tali organizzazioni è il fine apostolico della chiesa, cioè l'evangelizzazione e la santificazione degli uomini e la formazione cristiana della loro coscienza, in modo che riescano a permeare di spirito evangelico le varie comunità e i vari ambienti. b) I laici, collaborando con la gerarchia secondo il modo loro proprio, portano la loro esperienza e assumono la responsabilità nel dirigere tali organizzazioni, nel ponderare le condizioni in cui si deve esercitare l'azione pastorale della chiesa, e nella elaborazione ed esecuzione del piano di attività. c) 1 laici agiscono uniti a guisa di un corpo organico così che sia espressa in modo più adatto la comunità della chiesa e l'apostolato riesca più efficace. d) I laici, sia che si offrano spontaneamente, sia che vengano invitati all'azione e alla cooperazione diretta con l'apostolato gerarchico, agiscono sotto la superiore direzione della gerarchia medesima, la quale può sancire tale cooperazione anche per mezzo di un mandato esplicito. Le organizzazioni in cui, a giudizio della gerarchia, si trovano tutte insieme queste note, si devono ritenere azione cattolica, anche se, per esigenze di luoghi e di popoli, prendono varie forme e nomi. Il sacro concilio raccomanda vivamente queste istituzioni che certamente in molti paesi rispondono alle necessità dell'apostolato della chiesa: invita i sacerdoti e i laici che lavorano in esse a tradurre sempre più in alto le note sopra ricordate e a cooperare sempre fraternamente nella chiesa con tutte le altre forme di apostolato. |
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