PRESTO VARRà INSERITA LA LORO BIOGRAFIA.

INTANTO PER SAPERNE DI PIù VISITA IL LORO SITO:

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Gli Astra nascono a Roma nel marzo 2001 come progetto strumentale. I componenti della band sono Emanuele Casali (tastiere), Andrea Casali (basso), Silvio D’Onorio De Meo (chitarra) ed Emiliano Bonini (batteria). Per amalgamare il gruppo fanno varie cover, tra cui quelle dei Dream Theater, raggiungendo la prima formazione a 5 nel luglio 2001, acquisendo come cantante Aniello "Xandya" D’Agostino. Nel dicembre 2001 partecipano al DT Cover Band Contest organizzato dal fan club ufficiale italiano dei Dream Theater, l'Italian Dreamers. Registrano così il loro primo demo, Scenes from a dream. I risultati del contest arrivano nel maggio 2002, quando il gruppo diviene la tribute band ufficiale in Italia.

Lo sò, la loro biografia ti sta incuriosendo e pure molto!! Per continuarla a leggerla  devi però visitare il loro sito, qui sotto puoi leggere le domande che gli ho fatto.

Slim: Prima di tutto vorrei sapere anche da voi se una cover-band deve puntare più alla fedeltà o se deve cercare di dare un'impronta personale alla cover? SILVIO - Siamo tutti d'accordo nel dire che il discorso di stravolgere i pezzi degli altri, modificarli leggermente o rifarli uguali sia un argomento assai delicato e vasto. Il tutto dipende dal genere e dalle canzoni. Nel caso specifico dei DT pensiamo che ci si debba attenere abbastanza fedelmente alle song, specie per la struttura, ma ci sono cose che possono essere più libere, basta saperle scegliere. Ad esempio, sicuramente nessuno disdegnerebbe un assolo stravolto in una canzone come Lines In The Sand, ma se non fai l'assolo di chitarra di Under A Glass Moon identico al disco, la gente ti tira i pomodori. ;-) Slim: Voi avete vinto uno di quei concorsi che possono cambiare la vita di qualsiasi aspirante musicista professionista, di fatto quant'è cambiata la vostra dal giorno che avete saputo di aver vinto? EMANUELE - Esagerato! Aver vinto il concorso ci ha dato una grandissima soddisfazione personale, anche perché nessuno di noi se l'aspettava. Per farti capire quello che è cambiato dal maggio 2002 (periodo della vittoria del concorso) posso farti un breve riassunto della nostra storia: col primo cantante abbiamo fatto alcune esibizioni anche davanti a sole 30 persone, in locali poco raccomandabili ed eravamo sottopagati. Vinto il concorso abbiamo cambiato cantante (non per i motivi che dava Mike Portnoy nella notizia della vincita) e siamo entrati in un giro di locali romani pagati decentemente, il numero di spettatori è aumentato ed è cominciata la collaborazione con l'Italian Dreamers che ci ha aperto strade sia per suonare in giro per l'Italia in maniera più agevole, sia a livello di pubblicità. Adesso che abbiamo un nuovo cantante ancora - che oltretutto era batterista/cantante degli Ytse Jammers, conosci? - ci ritroviamo con un gran bel trampolino di lancio per i brani che stiamo componendo di nostro pugno in questo periodo. Diventare la cover band ufficiale dei DT ci ha dato di fatto delle bellissime opportunità. Slim: Penso che la soddisfazione della vittoria è stata moltiplicata dal fatto che sono stati i Dream Theater di persona ad avervi scelto. Giusto? ANDREA - All'inizio non ci credevamo, poi io ed Emanuele abbiamo avuto la conferma di questo parlando con loro ad un aftershow. Siamo stati i primi ad essere ascoltati... "Ok, questi sono bravi, sentiamo gli altri"... è andata proprio così! Slim: Quale album dei D.T preferite? ANDREA - Allora andiamo per ordine: io e Silvio non ci decideremo mai tra SFAM e I&W, invece mio fratello Emanuele, pur essendo un rudessiano, dopo averlo suonato per intero ha deciso che il migliore dei due è I&W, a differenza di Titta ed Emiliano che preferiscono SFAM.. Slim: Come giudicate l'ultimo album dei D.T.? E' meglio o peggio di quello che vi aspettavate? TITTA - diciamo che la produzione fa spavento, i pezzi non sono male e possiamo dirti che è decisamente DIVERSO da quello che ci aspettavamo, né meglio né peggio. E poi alcuni brani sono divertenti da suonare! :-D Slim: Avete intenzione di realizzare un' altro demo? Se si, vorrei sapere se rifarete qualche brano di "Six degrees of inner turbulence"? EMILIANO - Un nuovo demo? Certo, ma niente DT. Il nostro prossimo demo sarà fatto da brani composti da noi! Anche perché, nessuno lo sa, ma il gruppo era nato per comporre. I DT servivano da amalgama iniziale, e non solo loro: Van Halen, Bon Jovi, Toto, Aerosmith, Queen. Poi è arrivato il concorso e addio pezzi nostri, ci siamo ritrovati a dover fare molti brani della band newyorkese per non rischiare di non meritare la nomina di tribute band ufficiale. Solo da poco ci siamo messi finalmente sotto a scrivere, siamo cresciuti tecnicamente, abbiamo, seppure non troppa, esperienza di palco e di registrazione in studio. Comunque non è detto che non ci sia una bonus track, ma sicuramente non sarà presa da SDoIT. Slim: Quale brano del vostro repertorio vi impegna in modo particolare dal punto di vista tecnico? Vorrei avere una risposta da ognuno di voi, perchè secondo me una canzone potrebbe essere piu' difficile per la chitarra invece che per il basso e viceversa. Quindi potete dirmi un titolo per ogni membro. ANDREA - Ti direi Metropolis Pt.1 perché hai chiesto pezzi del nostro repertorio, ma visto che è in preparazione, ti dico The Dance Of Eternity. SILVIO - D'accordissimo con Andrea. EMANUELE - è difficile per me essere obiettivo nel dire qual'è il pezzo più difficile da suonare. Dico così perché conosco abbastanza bene il modo di ragionare/comporre di tutti e tre i tastieristi susseguitisi nella band, ma sono affezionato a diversi loro aspetti: di Jordan adoro i pianoforti e le armonie, di Derek i riff accattivanti di sintetizzatori e suoni vintage, di Kevin il gusto della nota che sta maledettamente bene in quel preciso momento e la cantabilità degli assoli. Per questo ti do tre rispettive risposte: The Dance Of Eternity, A change of Seasons, Metropolis Pt.1. EMILIANO - Per la batteria il discorso è un po' diverso dagli altri strumenti, sicuramente Learning to live è quella che mi ha dato più filo da torcere. TITTA - Under A Glass Moon, semplicemente... la odio :-P Slim: Come è andato il concerto di San Marino? SILVIO - Quello di S. Marino è stato forse il concerto più impegnativo fino ad oggi, abbiamo suonato ininterrottamente per più di due ore e mezza davanti ad un pubblico di 700 persone, ma soprattutto davanti a Jordan Rudess, il quale ha suonato con noi The Spirit Carries On. Momenti magici, specie quando prima di suonare con noi, JR è salito sul palco dicendo che non aveva mai sentito una cover band come la nostra. Slim: Ho notato che nelle ultime interviste Jordan parla spesso del vostro tastierista. Vorrei chiedergli che effetto gli fa? EMANUELE - Quello che mi fa più effetto non è il fatto che parli di me nelle sue interviste, ma che sia contento che ci sentiamo via e-mail perché vuole darmi consigli! C'è una cosa che poi mi ha sconvolto: nell'intervista del numero di ottobre di Rock Hard ha risposto ad una domanda supponendo me come suo eventuale sostituto nei DT... è matto :-P Slim: Lasciate un saluto per i visitatori di Wanted by... che gia' vi conoscono e a quelli che grazie a questo sito vi conosceranno! ASTRA - Più che salutare, vorremmo ringraziare in anticipo tutti coloro che verranno a sentirci ai prossimi concerti e tutti coloro che magari in futuro avranno nella loro cd-teca un disco con scritto sopra il nome Astra :-)

 Sul loro sito troverai altre stupende foto come queste!

l gruppo nasce grazie all'incontro avvenuto nel 1997 tra Ferdinando Altavilla e il duo musicale formato da Fabrizio Palermo e Danny Conizzoli. Tra loro nasce subito una perfetta intesa supportata da una irrefrenabile passione per una leggenda: la musica dei QUEEN...

Slim: Comincio con la domanda di rito: Vi preoccupate più di eseguire fedelmente le cover o siete dell' idea che una cover-band deve interpretare un brano con una giusta dose di originalita'? Merquryband: Entrambe le cose, soprattutto nei medley cerchiamo di dare una nostra impronta, ma senza stravolgere quello che di base il pubblico vuole sentire, e cioe' le canzoni come venivano suonate dai Queen. Slim: Devo dire che l' assomiglianza del vostro cantante a Freddie Merqury è impressionante. Purtroppo non ho ancora avuto modo di ascoltarvi, vorrei quindi sapere se il vostro cantante ha anche la fortuna di avere un timbro di voce simile a quello di F. M. ? Merquryband: Abbiamo veramente una grossa fortuna ad avere un cantante come Ferdy. Non solo la sua somiglianza fisica con Freddie Mercury e' impressionante, ma ha lo stesso suo timbro vocale e la sua stessa estensione, e, cosa non da poco, suona anche lui il pianoforte. Slim: La vostra band ha come unico scopo le cover o avete composto dei pezzi originali? Avete registrato un demo? Merquryband: Abbiamo registrato un cd con due brani dei Queen completamente riarrangiati, ma e' ancora nel cassetto, stiamo aspettando il momento giusto per uscire. Il nostro e' un progetto ben preciso, non avrebbe tanto senso, almeno per il momento proporre dei brani nostri, anche se la maggior parte di noi e ' anche autore. Slim : Quanti di voi si dedicano completamente alla musica, cercando di trasformare questo hobby in una professione? Merquryband: Tutti noi siamo musicisti professionisti, e' gia' da tempo che il nostro hobby, per fortuna, e' diventato il nostro lavoro. Slim: Sicuramente non si deve essere fan dei Queen per dire che quella di Freddie Merqury è una delle voci più belle che si possono ascoltare. In percentuale quanto pensate che il successo di questa band sia dipeso proprio dal loro cantante? Merquryband: Certamente, non solo per la sua grandissima voce, ma anche dal suo carisma e dai pezzi memorabili che ha composto. Comunque e' stata anche la fusione di quei 4 musicisti a dare il risultato finale che noi tutti conosciamo. Slim: Come ultima cosa vi chiedo tre/quattro titoli di canzoni dei Queen che apprezzate maggiormente. Se volete lasciate un saluto per i visitatori di questo sito. Ciao e grazie per la collaborazione. Ognuno di noi ha dei brani preferiti, avendo ovviamente gusti diversi, ma credo che non ci siano dubbi che pezzi come Bohemian Rhapsody, e We are the champions, siano sicuramente da annoverare tra i brani che rimarrano per sempre nella storia della musica. La Merqury band manda a tutti voi che avete avuto la pazienza e la voglia di leggere questa intervista, un saluto e un grazie veramente di cuore per l'affetto e la stima che ci state dimostrando. Speriamo di vedervi sempre piu' numerosi, noi faremo il possibile per non deludervi. A presto , ciao Merqury band