Maschera Anti-Gas
Non esistono protezioni individuali, alla portata di una normale persona, che possa essere considerata una protezione efficace alle radiazioni se non per periodi estremamente "brevi" e con livelli di radiazione gamma ragionevolmente basse. |
Le protezioni individuali sono efficaci sostanzialmente non dalle radiazioni gamma ma quanto dai materiali radioattivi presenti nell'aria dopo un esplosione nucleare, che se ingeriti o inalati, creerebbero una fonte interna di radiazione con enormi danni ai vari tessuti. Una protezione individuale, di questo tipo, può essere rappresentata da una maschera antigas con adeguati filtri o, al limite, da qualsiasi sistema che possa filtrare il più possibile le particelle radioattive impedendo la loro inalazione. |
La funzione della maschera antigas è quella di filtrare l'aria da quei elementi che possono risultare dannosi per l'organismo umano. Una normale maschera antigas non è in grado di produrre o sopperire alla mancanza di ossigeno, per tanto, un uso all'interno di luoghi con molto fumo o comunque con una quantità di ossigeno inferiore al supporto vitale NON E' DI NESSUN AIUTO, in tal caso si ha la necessità di utilizzare maschera con respiratore autonomo garantito, normalmente, da bombole di aria compressa.
Nel mercato del surplus militare si possono trovare svariate tipologie di maschere:
Americane: M9, M17A1/2, M24, M25, M40, M42, M43, ect. ect.
Canadesi: C4, C3, M64, ect.
Israeliane: M15
Tedesche: M65, M10M, ect.
Inglesi: S10
Russe o comunque legate al patto di Varsavia
Ma che comunque hanno tutte una funzione analoga, quella di filtrare l'aria da particelle dannose mediante appositi filtri.
LA PIU' MODERNA MASCHERA ANTIGAS AL MONDO, LA PIU' SOFISTICA E TECNICAMENTE ALL'AVANGUARDIA, SENZA UN ADEGUATO FILTRO NON SERVE A NULLA. UNA MEDIOCRE MASCHERA ANTIGAS, ANCHE NON MILITARE, CON UN ADEGUATO FILTRO E' EFFICACE QUANTO UNA DAL COSTO TRE VOLTE SUPERIORE E DI ORIGINI PRETTAMENTE MILITARI |
L'utilizzo di una maschera Antigas ha un senso solo se avviene entro un breve periodo da un eventuale contaminazione NUCLEARE, ma deve avvenire in BREVISSIMI ISTANTI se la contaminazione è di tipo BATTERIOLOGICO o Chimico |
Una maschera Antigas acquistata con il filtro inserito e privo delle relative protezioni che garantiscono che non è mai stato usato POTREBBE, con molta probabilità, RISULTARE INUTILE. I Filtri aperti hanno una vita breve mentre i filtri sigillati hanno durate notevoli, anche se personalmente, non andrei oltre i 10-15 anni. |
Alcuni esempi di maschere con filtri utilizzati o meno:
Esempio di una maschera priva dei sigilli sui filtri (la maschera credo che sia del periodo della seconda guerra mondiale). | |
Esempio di una altra maschera a cui sono stati tolti molto probabilmente i sigilli (in mezzo a filtro non si nota nessun tappo) | |
Altro esempio di una maschera con il filtro aperto (Al fondo del filtro si può notare il foro aperto). | |
Ecco come si presenta un filtro non utilizzato per le maschere M17A. Il filtro in questione è un M13A | |
Conservazione a prova di qualsiasi cosa di un filtro Nato di tipo C2 | |
Filtro Nato con il foro d'ingresso dell'aria sigillato, questo particolare sigillo dovrebbe garantire che non sia mai stato utilizzato. | |
Lo stesso filtro di sopra sigillato nella parte filettata che andrà ad avvitarsi sulla maschera anti gas. |
I Filtri sono di conseguenza l'elemento PRINCIPALE di una maschera antigas e questo comporta una serie di problematiche se si fà ricorso all'uso della medesima in caso di attacco biologico o chimico.
Mentre nel caso di un attacco nucleare si ha una certa conoscenza, suffragata da, purtroppo, svariati esperimenti sulla tipologia di particelle che vengono sprigionate nell'atmosfera (e di conseguenza come cercare di eliminarle mediante filtri) nel settore chimico, ma in particolar modo, nel settore BIOLOGICO l'evoluzione non si è mai realmente fermata. Per tanto un filtro (anche militare) definito, ai tempi in cui è stato realizzato, ACCETTABILE potrebbe NON esserlo più dopo un certo lasso di tempo.
La cosa si complica ulteriormente se in vece di un filtro militare viene utilizzato un filtro "civile" questo perchè, mentre i filtri militari dovrebbero essere stati costruiti per coprire il più ampio spettro di elementi nocivi, la versione "civile" viene invece realizzata per determinati tipologie di elementi.
Alcuni filtri civili presenti sul mercato e relative tipologie di applicazione:
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A2P3 |
gas, vapori organici con punto di ebollizione maggiore di 65°e polveri |
P3 |
particelle in sospensione solide e/o liquide |
A2B2P3 |
gas, vapori organici con punto di ebollizione maggiore di 65°, vapori inorganici, gas acidi e polveri |
A2P3 |
gas, vapori organici con punto di ebollizione maggiore di 65°e polveri. |
A1 |
gas, vapori organici con punto di ebollizione maggiore di 65° |
K2P3 |
ammoniaca e polveri |
E2P3 |
anidride solforosa e polveri |
B2P3 |
vapori inorganici, gas acidi e polveri |
A2 |
gas, vapori organici con punto di ebollizione maggiore di 65°, |
B2 |
vapori inorganici e gas acidi |
E2 |
anidride solforosa |
K2 |
ammoniaca |
A2P3 |
gas, vapori organici con punto di ebollizione maggiore di 65°e polveri CE |
A2B2E2K1P3 |
gas, vapori organici con punto di ebollizione maggiore di 65° vapori inorganici, gas acidi, anidride solforosa, ammoniaca e polveri |
A2B2E2K1 |
gas, vapori organici con punto di ebollizione maggiore di 65° vapori inorganici, gas acidi, anidride solforosa, ammoniaca |
U |
Ossido di azoto |
CO |
Monossido di carbonio |
AX |
gas, vapori organici con punto di ebollizione INFERIORE di 65° |
NBC |
N.B.C. |
COP3 |
Monossido di carbonio e polveri |
HGP3 |
Vapori di mercurio e polveri |
NOP3 |
Gas nitrati e polveri |
Inoltre un filtro ha una determinata durata nel momento in cui svolge la sua funzione di filtraggio. Mediamente un filtro Nato ha una durata variabile in 10 - 12 ore mentre i filtri M13A (per la maschera M17A) hanno durate nettamente superiori (secondo alcune letterature si dovrebbe arrivare ad una autonomia pari a circa 30 giorni).
Cambiare un filtro in una situazione di contaminazione non è una cosa molto semplice e prevede l'utilizzo di particolari composti per l'assorbimento di eventuali prodotti biologici, o chimici, nel momento in cui si sviti il filtro dalla sua sede per la sostituzione di uno nuovo (con la maschera M17 ritengo che sia materialmente impossibile farlo se non in condizioni di sicurezza).
L'utilizzo di una maschera antigas và considerato solo nell'ottica di una possibile protezione in caso di un preannunciato attacco o nel caso in cui si possa trovare nelle vicinanze di un potenziale obiettivo.
L'utilizzo di una maschera Antigas ha un senso solo se avviene entro un breve periodo da un eventuale contaminazione NUCLEARE, ma deve avvenire in BREVISSIMI ISTANTI se la contaminazione è di tipo BATTERIOLOGICO o Chimico |
La scelta se acquistare una maschera antigas andrebbe, a mio umile avviso, fatta
in relazione a cosa voglio ottenere da questo acquisto, in altre parole:
In tal caso il mercato del surplus militare può fornire dei validi spunti per l'acquisto, in internet, sicuramente, il sito più adeguato è che permette di ricercare anche su aste estere (questo sito non è specifico per le vendite di oggetti militari ma permette a privati di vendere ed acquistare i più svariati oggetti fra cui anche questi).
Parallelamente all'acquisto di una maschera antigas andrebbe presa in considerazione l'acquisto di una tuta protettiva integrale (tuta, guanti, copri scarpe e telo di protezione per la maschera, spesso integrata nella giacca).
Inoltre una serie di filtri di riserva oltre, eventualmente, a qualche sistema di rilevazione come ad esempio "Kit biologici", "Contatori geiger", "Cartine rilevatrici", "Antidoti per il gas nervino", ect. ect.
Il mercato anche civile può fornire adeguati supporti e sostanzialmente sono le versioni civili delle maschere Israeliane M15, prodotte in forti quantitativi durante il periodo della guerra del Golfo sono presenti anche in misura per "bambino" ed hanno normalmente prezzi più ragionevoli delle versioni militari. Inserite in un contesto "militare" sono di qualità "inferiore" ma in un contesto "civile" forse potrebbero essere addirittura più appropriate.
L'acquisto di ulteriori protezioni a livello di tute NBC, rilevatori, ect. ect. sarebbe una spesa inutile anche se un filtro di ricambio potrebbe essere forse giustificabile come acquisto.
In tal caso esistono in commercio delle maschere, non integrali, che dispongono di filtri atti ad eliminare buona parte del pulviscolo. Sono inutili in un contesto "militare" e credo pochi efficaci in un contesto biologico o chimico (poiché lasciano scoperto il viso e gli occhi), ma potrebbero essere funzionali in zone a bassa/bassissima contaminazione. Sono sostanzialmente le versioni prodotte per chi fà uso di vernici o genera forte pulviscolo.
Probabilmente è la situazione migliore. Spendere il meno possibile ed acquistare, magari, le versioni monouso (quelle di simil carta) che non saranno antigas ma che probabilmente potrò utilizzarle per l'inquinamento in città (che in alcuni casi è risultato dannoso quanto una contaminazione chimica, purtroppo).
Alcuni modelli di maschere anti-gas