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G.R.A.V. Gruppo di ricerca astrofotometrico variabilisti.

 


PASSO PER PASSO DI UNA SESSIONE OSSERVATIVA

Eccoci arrivati alla parte finalmente alla parte più interessante: l'osservazione. Da dove partire? Ecco alcune nozioni utili:

CHE STELLE OSSERVARE?

Il GRAV propone delle stelle da osservare nel proprio programma ma è utile sapere i criteri di scelta di una stella qualora volessi diventare membro dell'AAVSO (cosa che consigliamo!) ed espandere le tue osservazioni.

1. Devi scegliere stelle che siano visibili in quel periodo dell'anno, a meno che non si scelga di osservare stelle circumpolari visibili tutto l'anno. La seconda cosa da fare è vedere il range di magnitudine che ha questa stella ovvero: se, ad esempio, sono in possesso di un telescopio da 150mm è inutile che tenti di osservare una stella cataclismatica che varia tra le magnitudini 12 e 15, con molta probabilità non la vedrò mai! Quindi trova la magnitudine limite del tuo telescopio e mantieniti almeno una o due magnitudini sotto questo limite (Limiti di magnitudine per i telescopi e binocoli).

2. Oltre che la magnitudine limite devi anche chiederti un'altra cosa. Con quale frequenza posso osservare questa stella? Se per motivi di lavoro o tempo non puoi osservare più di una volta a settimana scegli stelle che abbiano un lungo periodo di variazione. Se invece hai la fortuna di poterti recare ad osservare quasi tutte le sere concentrati su stelle che hanno un breve periodo di variazione (Frequenza di osservazione per le stelle variabili).

3. Quindi ho trovato la stella che mi interessa osservare, scarichiamo la cartina AAVSO della giusta scala (a, b, c ecc.. vedi Cartine AAVSO).

4. usciamo con il nostro telescopio (o binocolo) e cerchiamo la stella nella costellazione.

5. Una volta trovata la stella stimiamone la magnitudine con le stelle di riferimento. Di seguito è illustrato un esempio di come valutare la magnitudine della stella variabile (delimitata da un crocicchio) in comparazione con le magnitudini delle stelle di riferimento indicate nella cartina. Ovviamente nella visione reale le stelle sono sempre puntiformi, ma le dimensioni dei dischetti con i quali vengono rappresentate sono proporzionali alla luminosità. E' chiaro che un buon allenamento è alla base per ottenere misure molto precise.

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6. Registriamo l'osservazione con i seguenti dati:

data: gg/mm/aaaa

J.D.

strumento

condizioni del cielo

Variabile

Design.

tempo

Magn.

Comp.

carta

codice

 

Ovvero devo registrate la data dell'osservazione, lo strumento utilizzato (binocolo, telescopio da 8" ecc..), le condizioni del cielo (umidità nell'aria, parzialmente nuvoloso, sereno ecc..), il nome della variabile (ad esempio Z UMa), la designazione (per Z UMa: 1151+58), il tempo in ore, minuti e secondi (in tempo locale poi la trasformerai in UT e quindi JD), la magnitudine della stella variabile fino al primo decimale dopo la virgola, la magnitudine delle stelle di paragone (quelle scritte nella cartina AAVSO che hai utilizzato per stimare la magnitudine della variabile), la cartina AAVSO utilizzata (ovvero la scala utilizzata e l'anno di pubblicazione della carta che trovi scritto: Sb52 = Standard della scala B dell'anno 1952), e infine il codice. Questi codici sono stati unificati dall'AAVSO per indicare una particolare caratteristica dell'osservazione. (vedi Codice AAVSO)

7. Hai finito ora puoi passare alla stella successiva.


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