Riduzione dei dati fotometrici di stelle variabili con Astroart 2.0
Informazioni di Astroart.
Innanzitutto dobbiamo dire che le misure fotometriche su stelle variabili effettuate al CCD hanno valore scientifico solamente se eseguite con l'ausilio di un filtro omologato per la fotometria (UBVRI) senza uno di questi possiamo riscontrare, su stelle di spettro diverso, scarti di errore molto elevati. E' consigliabile' per iniziare, l'acquisto del filtro V Johnson con il quale vengono effettuate, in maniera molto precisa, la maggior parte delle misure fotometriche in banda visibile con strumenti amatoriali.
Supponiamo ora di dover ridurre i dati fotometrici della variabile cataclismatica (tipo UG) RX Andromedae; la prima cosa da fare è di eseguire il download della cartina AAVSO; la scala più adatta per l'utilizzo con il CCD è la scala F o CCD (5"=1mm), può anche succedere che ci dobbiamo accontentare della E (10"=1mm).
Una volta identificata la variabile all'interno della cartina, delimitata da una crocetta attorno alla stella, dobbiamo cercare di identificare il campo CCD del'immagine che abbiamo acquisito, dando una prima occhiata alle stelle di riferimento e, se visibile, alla nostra variabile.
Molto spesso, prima di iniziare la riduzione dei dati, diventa utile ruotare l'immagine in senso verticale o orizontale per orientarla nello stesso verso della cartina AAVSO.
Aprire quindi Astroart e l'immagine acquisita con il CCD, normalizzata di Dark frame, flat field e bias frame, orientarla nel giusto verso utilizzando il comando RIFLETTI dal menu IMMAGINE come illustrato nella figura seguente.
Una volta identificato il campo dell'immagine CCD con la cartina AAVSO possiamo procedere a selezionare le stelle stabili di riferimento indicate nella cartina AAVSO. Dal menu VISUALIZZA selezioniamo STELLE e ci comparirà una finestra bianca come nella figura seguente.
Sovrapponiamo il puntatore sopra una stella dell'immagine CCD che abbiamo appurato essere una stella di riferimento presente nella cartina AAVSO (contraddistinta dal valore di magnitudine a fianco). Noteremo che nell'immagine CCD il puntatore diventa un cerchietto attorno alla stella, eseguiamo un doppio click con il tasto sinistro del mouse e noteremo i dati relativi all'istogramma della stella comparire nella finestra STELLE. Ripetiamo quindi la sequenza per le altre stelle di riferimento indicate nella cartina AAVSO.
Una volta selezionate le stelle di riferimento (min.2), dobbiamo procedere, stella per stella, all'assegnazione dei valori di magnitudine presi dalla cartina di riferimento AAVSO a fianco delle stelle stesse; ci posizioniamo con il puntatore del mouse sopra la stringa relativa alla prima stella e clicchiamo con il tasto destro del mouse a far comparire un menu a tendina dal quale selezioniamo l'opzione MODIFICA STELLA:
Dovremmo a questo punto inserire il valore conosciuto di magnitudine della stella nella casellina in neretto (nel nostro caso 13.1) e cliccare sul tasto OK. Noteremo che il valore di magnitudine apparirà ora anche nella stringa della stella. Ripetiamo il passaggio anche per le altre stelle di riferimento.
A questo punto possiamo calcolare lo scarto di errore che il software rileva fra le stelle scelte come campioni di riferimento: Dal menu IMMAGINE selezioniamo la voce FOTOMETRIA e vedremo comparire la seguente finestra:
Cliccando su CALCOLA, il software procederà automaticamente ad eseguire il calcolo fotometrico e la conseguente stima di errore relativa alle stelle di riferimento. Ora clicchiamo su ESCI e nella finestra STELLE, ad ogni stringa apparirà anche il valore di errore di magnitudine.
Se l'immagine è stata ben normalizzata ed eseguita con l'ausilio di un filtro Johnson "V" (come nel nostro caso), e con un buon rapporto segnale/rumore, l'err. di magnitudine dovrebbe assestarsi in media intorno allo 0,05 (come nel nostro caso). A questo punto la procedura diventa automatica:
- Cliccare con il tasto destro del mouse all'interno della finestra STELLE e dal menu a finestra selezionare RICERCA STELLE. Apparirà quindi la seguente finestra dove si dovrà impostare il valore di FWHM e il rapporto s/n:
I valori di 1.2 per l'FWHM e di 6.0 rer il rapporto s/n in linea di massima possono andare bene.
- Dopo aver cliccato sul tasto OK il software procederà automaticamente al riconoscimento delle stelle nella nostra immagine e a questo punto dobbiamo procedere ad eseguire il calcolo fotometrico di tutte le stelle del campo sempre riferito alle nostre stelle di riferimento. Dal menu IMMAGINE selezionare la voce FOTOMETRIA e procedere al calcolo automatico.
Alla fine otterremo un valore di magnitudine per ogni stella all'interno della finestra STELLE.
Per andare a vedere il valore della nostra variabile basterà puntarla con il mouse all'interno dell'immagine e verrà automaticamente selezionata nella finestra STELLE la stringa relativa dove poter leggere il valore di magnitudine.
Nel nostro caso (10,912).
A cura di Flavio Zattera (graxper@freepass.it)
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