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Posizione
nello zodiaco: dai 150° ai 180°
Segno: mobile
Genere: femminile
Elemento corrispondente: terra
Simboleggia la sesta casa dello zodiaco che si riferisce al
quotidiano, alle piccole cose, all'attenzione per il proprio corpo. È
un segno di raccolta. Le messi sono state falciate e la natura si
riposa prima di intraprendere il nuovo ciclo produttivo. Sta a
significare la pausa, la riflessione, la resa dei conti. È anche il
segno dell'introspezione e della critica, dell'intelligenza analitica.
I pianeti nella Vergine: Mercurio è nel suo domicilio diurno, Urano
è in esaltazione, Giove e Nettuno sono in esilio, la Luna è in
caduta.
Simbologia stagionale: rappresenta l'inizio del ciclo autunnale. Lo
prepara e lo precede. I frutti sono maturati o vengono a maturazione.
I giorni iniziano ad accorciarsi e compaiono le prime piogge
accompagnate dai temporali. È il momento del compimento del raccolto.
Si fa il bilancio dell'annata e ci si dispone ad iniziare un nuovo
ciclo.
Piante e fiori: sambuco, tè e verbena
Animali: cane e rondine
Pietre: agata
Profumo: gardenia
Metallo: mercurio
Colore: giallo
Giorno fortunato: mercoledì
Numero fortunato: 5
Nazioni, regioni e città del segno: Brasile, Creta, Croazia, Indie
Occidentali, Mesopotamia, Slesia, Svizzera, Turchia, Uruguay,
Virginia. Berlino, Boston, Brindisi, Danzica, Heidelberg, Gerusalemme,
Los Angeles, Lione, Nizza, Norwich, Parigi, Strasburgo, Tolosa,
Varsavia.
Nel mito ricollegato a Demetra si narra che il dio Ade,
dio degli Inferi, avesse scelto come sua sposa Persefone, figlia di
Demetra. Per consumare le nozze la rapì portandola via su di un carro
trainato da quattro cavalli neri, all'insaputa di Demetra, la quale,
ignara dell'accaduto, alla disperata ricerca della figlia si allontanò
dai luoghi fecondi fino a trovarsi in mezzo alle rocce aride di Eleusi
guidata dall’eco dei propri richiami, da lei creduti la voce di
Persefone. La disperazione di questa madre per avere perduto la figlia
mosse a compassione Ecate la quale si rivolse al dio Sole, Elios,
perché aiutasse Demetra a rintracciare Persefone con l'aiuto di
Ermete, Mercurio. Il messaggero degli dei trovò Persefone ma si
imbatté in un ostacolo. La fanciulla, assaggiato il frutto del
melograno, offertole da Ade, non voleva più tornare presso la madre.
Giove, chiamato a decidere, stabilì che la fanciulla avrebbe
trascorso il periodo invernale presso il marito agli Inferi, mentre al
momento della rinascita della natura sarebbe tornata con la madre
nell'Olimpo.
Molti sono i significati che si possono trarre da questa antica
narrazione. Vi è la figura della madre che non riesce a riviversi
nella figlia; l'iniziazione di quest'ultima tramite l'assunzione di un
frutto che le dà la conoscenza, che si identifica con l'iniziazione
sessuale; il giudizio del dio che riassume la dialettica opposta tra
la castità e il godimento della propria possibilità generatrice con
il fattore tempo. Al fondo di questa storia sta indubbiamente
l'iniziazione sessuale come strumento di potere. Il sesso viene
considerato come un bene e Demetra lo ha sperimentato nella fecondità
delle messi a cui presiede. E siccome questo è un bene che determina
l'essenza stessa della persona, la gestione del medesimo consente, da
parte di chi la opera, il possesso assoluto sulla persona stessa. Nel
momento in cui l'individuo se ne appropria, si affranca da ogni legame
e inizia la sua vera conoscenza del mondo e delle cose.
Sesto segno dello Zodiaco, rappresenta il culmine dello sviluppo
dell’essere umano, prima degli altri sei segni, in cui il soggetto
non è più l’Io, ma il rapporto dell’Io con il resto del mondo. E
in effetti la Vergine è il segno dell’esaltazione della maggiore
delle doti dell’uomo, cioè il raziocinio. Esso diviene una lente
con cui ordinare la realtà, una capacità creatrice che fa
dell’ordine, del metodo, della sistematicità una filosofia di vita.
Su questa base caratteriale, possiamo distinguere due tipi di Vergine:
quella mercuriale, profonda, matura ma anche più tradizionalista,
tranquilla; e quella uraniana, eccentrica, dirompente,
anticonformista, istrionica. Spesso le due nature convivono nella
stessa persona, ora allegramente, ora nevroticamente.
  
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