L'impotenza: che cos'è, come si cura
L'impotenza o deficit erettile può essere definita come l'incapacità di raggiungere o di mantenere un erezione valida per avere un rapporto sessuale.
La frequenza del problema è piuttosto estesa, tanto che si calcola che negli U.S.A. circa 10 milioni di maschi siano affetti da tale sintomo. Secondo alcune statistiche un deficit dell'erezione è presente in circa il 10% della popolazione adulta. Nei maschi di età superiore ai 60 anni il problema è presente nel 25 - 30% dei casi.
Anatomia del pene. Il pene è costituito dal corpo e dal glande. Nel corpo del pene vi sono due strutture cilindriche affiancate denominate corpi cavernosi del pene, costituiti da un tessuto spongioso e responsabili dell'erezione. Nel solco tra i due corpi cavernosi decorre l'uretra, il canale che conduce l'urina e lo sperma all'esterno. All'apice del corpo del pene è situato il glande, costituito anch'esso da un tessuto spongioso e rivestito di mucosa. All'estremità del glande è presente il meato uretrale, che rappresenta l'orifizio esterno dell'uretra. Il corpo del pene è rivestito da pelle sottile che, nella porzione che ricopre il glande, prende il nome di prepuzio.
Meccanismo dell'erezione. Il pene riceve il sangue arterioso dalle arterie peniene (l'arteria profonda e l'arteria dorsale del pene). Durante l'erezione vi è un iperafflusso di sangue arterioso che riempie le lacune spongiose presenti all'interno dei corpi cavernosi e del glande. Contemporaneamente viene bloccato il deflusso del sangue dalle vene del pene mediante la contrazione di microscopici sfinteri vasali. In questo modo il sangue arterioso giunto nei corpi cavernosi viene "intrappolato" al loro interno e determina quindi il turgore caratteristico dell'erezione. Al termine dell'erezione avviene il rilasciamento degli sfinteri vasali che consentono quindi il deflusso del sangue mediante le vene del pene.
Il meccanismo alla base dell'impotenza può essere di due tipi:
un ridotto afflusso di sangue arterioso al pene (impotenza da ipoaflusso arterioso)
un alterato funzionamento degli sfinteri vasali, con conseguente precoce deflusso del sangue (impotenza da fuga venosa)
Le cause dell'impotenza. L'impotenza riconosce tre grandi gruppi di cause:
Cause psicogene: lo stress, l'ansia da prestazione, la depressione, un cattivo rapporto con il partner ecc.
Cause organiche: il diabete, malattie vascolari, malattie neurologiche, malattie ematologiche, malattie endocrinologiche, o cause locali (in primo luogo l'induratio penis plastica o malattia di La Peronye)
Cause iatrogene: alcuni farmaci o alcuni interventi chirurgici (per esempio la prostatectomia radicale per il tumore della prostata) possono determinare l'insorgenza di deficit dell'erezione.
Le situazioni di natura psicologica rappresentano una causa frequente di impotenza, soprattutto nel giovane.
Tra le patologie organiche la causa più frequente è sicuramente il diabete. Questa malattia può determinare deficit erettile in due modi: attraverso un danno delle arterie che portano il sangue al pene (vasculopatia diabetica), o attraverso un'alterazione della conduzione dell'impulso nervoso nei nervi deputati all'erezione (neuropatia diabetica)
La diagnosi dell'impotenza. Nella maggior parte dei casi la diagnosi di un deficit erettile si basa sul colloquio con il paziente (teso a raccogliere informazioni sullo stato di salute, sulle abitudini sessuali, sui modi ed i tempi di insorgenza del problema, sull'eventuale assunzione di farmaci) e sull'esame obiettivo del paziente. In alcuni rari casi potrà essere necessario prescrivere alcuni semplici accertamenti: esami del sangue per dosaggi ormonali o un ecodoppler del pene. Come già detto comunque questi esami non sono quasi mai necessari, e la diagnosi è essenzialmente clinica.
La terapia dell'impotenza. Le cure per l'impotenza al giorno d'oggi, si basano sostanzialmente sull'uso di alcuni farmaci. Nei casi in cui vi sia una causa prevalentemente psicologica all'origine del disturbo erettivo, è consigliabile affiancare una terapia psicologica di sostegno.
Farmaci da assumere per via orale.
Attualmente sono in commercio tre tipi di farmaci orali per il trattamento del deficit erettile: il sildenafil, il tadalafil e l'apomorfina. Questi farmaci che si differenziano tra loro per durata d'azione e modalità di assunzione, presentano una caratteristica che li accomuna: vanno assunti solo all'occorrenza (non sono cioè terapie "croniche") e faciltano l'erezione solamente se vi è una stimolazione sessuale.
Sildenafil. Meglio noto come Viagra, su questo farmaco si è detto e scritto moltissimo e spesso a sproposito. Non si tratta nè della "pillola dell'amore", nè "dell'afrodisiaco del 2000", ma, è bene ricordarlo, di un farmaco. Come tutti i farmaci, presenta indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali legati al suo meccanismo d'azione e, pertanto, va assunto solo su prescrizione del Medico. Il sildenafil è un farmaco che agisce determinando vasodilatazione e quindi un maggiore afflusso di sangue in alcuni distretti del corpo, tra cui il pene. L'azione di maggiore afflusso sanguigno al pene è sfruttata per permettere un'erezione più valida. Essendo un vasodilatatore la sua assunzione potrà determinare, in alcuni casi dei particolari effetti collaterali tra cui i più frequenti sono costituiti da: cefalea, arrossamento del viso, palpitazioni, vertigini. Tali effetti cessano con l'eliminazione del farmaco dall'organismo. L'unica importante controindicazione all'uso del sildenafil è rappresentata dalla contemporanea assunzione di altri farmaci vasodilatatori. Il sildenafil và assunto lontano dai pasti circa 30 minuti prima del rapporto sessuale. Và ricordato ancora una volta che il Viagra è un farmaco e, come tale, deve essere assunto solo dietro indicazione del Medico che sarà in grado, inoltre di precisare e spiegarne le modalità di assunzione.
Vardenafil. Farmaco recentemente entrato in commercio con i nomi di Levitra e Vivanza. Il meccanismo d'azione, la modaltà di somministrazione, la durata dell'azione sono sovrapponibili al Viagra, da cui dovrebbe differenziarsi per una minore incidenza di effetti collaterali
Tadalafil. Farmaco recentemente entrato in commercio con il nome di Cialis e subito battezzato come "pillola del week-end". Il meccanismo d'azione è sovrapponibile a quello del sildenafil (Viagra) da cui si differenzia per la durata d'azione. Questo farmaco è infatti attivo per più di 24 ore. Un'unica somministrazione di questo farmaco "copre" quindi il paziente per più di una giornata. Modalità d'assunzione, controindicazioni ed effetti collaterali sono sovrapponibili a quelli del sildenafil.
Apomorfina. Farmaco recentemente commercializzato in Italia (Ixsense, Taluvian, Uprima) ha un azione vasodilatatrice mediata da recettori situati principalmente nel Sistema Nervoso Centrale. Anch'esso, come il sildenafil e tadalafil, determina vasodilatazione e di conseguenza un maggiore afflusso di sangue al pene. Si differenzia dal sildenafil e dal tadalafil per la modalità d'assunzione: l'apomorfina viene assunta infatti per via orale sublinguale. Ciò determina un più veloce assorbimento del farmaco nel sangue e di conseguenza un'azione più rapida. La durata d'azione è più breve rispetto al sildenafil e tadalafil, consentendo una ripetizione della dose nel corso della giornata. Gli effetti collaterali e le controindicazioni sono sovrapponibili a quelli del sildenafil. Anche per questa sostanza vale quanto detto a proposito del sildenafil: si tratta di un farmaco che deve essere assunto solo dietro prescrizione medica nel rispetto di corrette indicazioni e modalità di assunzione.
La terapia intracavernosa: le prostaglandine.
In alcuni casi i farmaci ad assunzione orale (sildenafil, vardenafil, tadalafil, apomorfina) possono non essere efficaci. In queste situazioni è indicato l'uso di alcuni particolari farmaci (prostaglandine) che vengono iniettati direttamente nei corpi cavernosi del pene. La tecnica di iniezione è molto semplice e viene facilmente appresa dal paziente. A differenza dei farmaci assunti per via orale che determinano un'erezione solo in presenza di una stimolazione sessuale, le prostaglandine intracavernose provocano un'erezione spontanea dopo circa 10-15 minuti dall'iniezione. Con questi farmaci l'erezione può mantenersi per qualche ora.
Và ricordato che esistono alcune situazioni in cui la terapia psicologica e farmacologica non sono in grado di risolvere il problema: in questi casi (fortunatamente molto rari) possono essere necessarie alcune particolari terapie chirurgiche.
Conclusioni. I disturbi dell'erezione rappresentano una situazione che modifica in senso negativo la qualità della vita di chi ne soffre. Le valenze negative che vengono attribuite all'impotenza, il pudore o semplicemente la timidezza fanno sì che la persona affetta da questo disturbo non ne parli facilmente con il proprio Medico. Siamo convinti che una corretta informazione su questo problema aiuti a superare le resistenze da parte dei pazienti e sia la premessa necessaria ad affrontarlo e, nella stragrande maggioranza dei casi, a superarlo migliorando così la qualità della propria vita, dato che una serena attività sessuale rappresenta un momento importante nell'esistenza di ciascun uomo.