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Posizione
nello Zodiaco: da 210° a 240°
Segno: fisso
Genere: femminile
Elemento corrispondente: acqua
Rappresenta l'ottava casa dello Zodiaco che e' il momento in cui
l'uomo si confronta con la piccola morte, e cioe' l'abbandono del
sesso, e la grande morte, quella fisica. E' il segno quindi della
potenza forte, della sessualita' plutonica, della personalita'
affascinante e irriconoscibile. E' la fase della forza oscura che
viene alla luce, che ricorda la luce dell'aldila' cui andremo incontro
dopo la morte.
Rappresenta la prima fase dell'inverno, il mondo che si cela nella
bellezza dei suoi colori, il grigio e il buio diventano le note
dominanti del cielo, le piogge si fanno sempre piu' frequenti, compare
la neve, tutto si ritira e si addormenta come la personalita'
scorpionica si cela dietro un manto di apparente fissita'.
Genere: femminile, fisso, d'acqua Gli animali: scorpione, serpente,
talpa
Piante e fiori: aloe, gladiolo.
Pietre: rubino
Metallo: ferro
Colore: rosso e nero
Giorno fortunato: martedi
Numero fortunato: otto
Nazioni, regioni e città del segno: Algeria, Liverpool, Messina, New
Orleans
Ambiente favorevole: l'ambiente piu' congeniale e' quello della
campagna addormentata dell'inverno, con le acque lustrali appena
ghiacciate.
Il mito narra che Ade, dio degli Inferi, si innamoro'
della figlia Persefone, vedendola cogliere fiori in un prato, e la
rapi'. Quando Demetra si accorse della sparizione della figlia getto'
la terra in un inverno senza fine, fino a che Zeus, impietosito dal
suo dolore, le concesse di passare con la dolce Persefone sei mesi
l'anno, mentre gli altri sei li avrebbe trascorsi con il marito nella
valle dei morti.
Secondo l'interpretazione Junghiana, il temperamento scorpionico cela
Persefone, ovvero la parte piu' sentimentale, fragile, di bellezza ed
armonia, sotto una coltre apparente di buio, e le consente di tornare
alla luce solo di fronte ad un grande amore, rappresentato dal
richiamo di Demetra.
E' interessante notare come il mito collegato al segno sia lo stesso
della Vergine, che pero' rappresenta la creatura femminile
Demetra-Persefone, mentre lo scorpione rappresenta Plutone-Ade, e
difatti il simbolo del segno e' lo stesso: una 'm' con una gambetta
all'infuori per lo Scorpione, all'indentro per la Vergine, due aspetti
della stessa forza della natura.
E’ il segno più complesso, perché legato alla casa del sesso come
potenza creatrice dell’uomo: il nato dello Scorpione è dotato di
un’intelligenza analitica profonda, cupa medianica, tortuosa. Questi
individui sentono una carica vitale dentro talmente pressante che
possono farsi male da soli, così come lo scorpione è l’unico
animale che può suicidarsi, tramite il proprio pungiglione. In
effetti sono persone tortuose, che amano rimuginare completamente
sulla realtà, gelose e possessive, spesso ossessionate dall’idea
della morte, oppure pervasi da desideri sessuali fortissimi che
tendono a colpevolizzare. In un rapporto, sia esso di amicizia o
d’amore, lo Scorpione dona tutto di sé stesso, con ardore, e grazie
al suo intuito infallibile riesce ad intuire i drammi altrui con
profonda partecipazione.
  
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