I
fenicotteri rosa fanno parte della famiglia dei grandi uccelli acquatici;
sono vivacemente colorati ed abitano in preferenza in regioni calde o secche.Il
termine fenicottero, dal greco "ala di porpora", sta appunto ad
indicare la caratteristica colorazione di questi uccelli (che varia tra il
rosa, il rosso acceso ed il nero), che assumono in età adulta poichè
si nutrono in prevalenza di un piccolo crostaceo che contiene un forte pigmento
porpora che essi assimilano con la nutrizione. Alti (quasi tutte le specie
possono raggiungere i 2 metri d'altezza!), con lunghi colli sinuosi e piedi
palmati,sono forti volatori emigratori, e si spostano da una fonte di cibo
ad un'altra.
Durante
il volo tengono tesi i lunghi colli in avanti e le zampe all'indietro assomigliando
a delle lance volanti, formando delle caratteristiche "V" nel cielo.
I
fenicotteri rosa in Italia sono presenti in gran parte in Sardegna, dove giungono
per svernare, attirati dal mite inverno che caratterizza la nostra regione.
Si nutrono filtrando con il lungo becco piccoli animali o vegetali che trovano
nel fango e nell'acqua; la morfologia del becco è dunque fondamentale
per il loro tipo di nutrizione: infatti mentre aspirano l'acqua ed il fango,
dragando il terreno, particolari filtri al suo interno trattengono i piccoli
organismi di cui si nutrono, permettendo contemporaneamente l'espulsione dei
liquidi. Il nido viene costruito dalla coppia in acque basse con il fango,
che viene modellato con il becco fino a raggiungerela forma di un cono tronco.
Le femmine vi depongono solitamente un uovo, in casi eccezionali due. I piccoli
fenicotteri, circa
quattro mesi dopo la nascita, sono già in grado di volare e di migrare
insieme ai genitori, al termine dell'estate. Dal 1993 numerose colonie di
fenicotteri hanno scelto di nidificare nello Stagno di Molentargius, evento
unico che rende lo stagno eccezionalmente importante dal punto di vista faunistico
ed ambientale non solo in Italia ma in tutta Europa.Fra i diversi habitat
presenti nello stagno il fenicottero predilige nidificare la zona di Perda
Longa e il Bellarosa Maggiore, ricchi dei piccoli crostacei di cui sono ghiotti:
non è infatti difficile scorgere questi simpatici volatili percorrendo
l'Asse Mediano, o la litoranea che congiunge il Poetto con Quartu S. Elena.
I fenicotteri rosa sono comunque antichi frequentatori delle zone umide del
sud Sardegna, tanto che ancora oggi li si può sentire chiamare in dialetto
"sa genti arrubia", la "gente rossa": appellattivo questo
che risale a centinaia di anni fa, quando per il fenicottero rosa Molentargius
era solo un luogo di sosta tra il Rodano e l'Africa.
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