Lo stagno si estende per una superficie di 1400 ettari, che da Nord (dov'è situata la città di Cagliari) si sviluppa verso Sud, dove tocca il territorio Quartese attraversando l'hinterland Cagliaritano, Selargius, Monserrato e Quartucciu. Il paesaggio di Molentargius si è evoluto con l'attività umana dell'estrazione del sale, di cui si hanno tracce gia al tempo dei Fenici, che da circa 2000 anni fà è proseguita fino ai giorni nostri. Il nome Molentargius ha origine dalla parola "molentis" antico nome degli asini, che venivano utilizzati per la raccolta del sale.

L'unicità di Molentargius può essere facilmente percepita dalla sommità di Monte Urpinu: lo stagno è diviso principalmente in due zone, il Bellarosa Maggiore che viene alimentato con acqua salata essendo bacino di evaporazione delleormai dismesse saline, e il Bellarosa Minore, alimentato invece da acque piovane e reflue. La distinta presenza di questi due biotopi aumenta la possibiltà di ospitare specie differenti di flora e fauna, tra cui, tra tutti, il Pollo Sultano ed il Fenicottero Rosa.

Nel 1977 lo stagno di Molentargius viene dichiarato zona umida di importanza internazionale in base alla Convenzione di Ramsar, mentre dal 1989 l'area di Molentargius viene inclusa nella catergoria delle riserve naturali. Lo straordinario ecosistema è oggi oggetto di studi e di lavori atti a sancire la sua importanza sia dal punto di vista ambientale sia come potenziale risorsa turistica.

 

 

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