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Monografico sul Carnevale savianese promosso e in parte scritto dagli alunni della S.M.S. "A.Ciccone" con la collaborazione della Pro Loco "Il Campanile", lo Sporting Club Olimpia e l'Associazione "Obiettivo Saviano".

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na delle prime manifestazioni carnevalesche organizzate nasce sul finire degli anni sessanta nella chiesa Immacolata ad opera dell'A.C. femminile con la spinta del Parroco Don Ciccio Riccio.
Nell'ultimo giorno di carnevale, dopo la conclusione della processione delle "40 ore" della chiesa San Michele Arc. Ed il seguente lauto pranzo a base di lasagne e polpette, i bambini dell'A.C. indossavano variopinti abiti spesso di carta crespa e si esibivano nella  sala parrocchiale presentando bozzetti con la presentazione delle principali maschere italiane. Al termine della rappresentazione un corteo mascherato girava per le vie della zona in attesa dei dolcetti che don Ciccio dispensava a piene mani a tutti i presenti.
Nel carnevale del 1976 sempre sotto la guida di don Ciccio fu organizzata la prima edizione della "Mascherina d'argento" alla quale parteciparono una quarantina di bambini del paese. La manifestazione si svolgeva in due momenti. Nella mattinata dell'ultima domenica di carnevale la sfilata delle mascherine interessava tutte le principali strade del paese e in tre zone erano presenti le giurie composte di persone di una certa competenza che assegnavano un punteggio alle singole mascherine. Il voto espresso da queste giurie veniva chiuso in una busta sigillata che, consegnata al responsabile dell'A.C., veniva aperta nella serata di carnevale quando, dopo una breve passerella, i voti erano sommati a quelli della giuria di "sala" che per la prima edizione era composta da una maestra di scuola elementare, da una sarta, da un parrucchiere, da un artista, da un rappresentante dell'A.C. e presieduta da un avvocato con funzioni di notaio.
Con la somma dei voti veniva stilata nel corso della serata la graduatoria che designava  il vincitore della "Mascherina d'argento" nonché il secondo e terzo classificato che venivano premiati con una coppa. Agli altri bambini venivano consegnati medaglie ricordo e attestati di partecipazione.
La manifestazione ebbe anche una seconda edizione nell'anno successivo sempre con la partecipazione di bambini delle varie zone del paese che indossavano i costumi.
Il sorgere di gruppi spontanei che diedero vita a diverse manifestazioni che segnarono l'inizio di un carnevale capace di coinvolgere tutte le famiglie con la partecipazione estemporanea  di grandi e piccoli in un modo diverso di festeggiare, segnò la fine dell'iniziativa che aveva riscosso un buon successo superando ogni più rosea  previsione.

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