Cabonu
mànnu
: Letterale: Gallo Grande. Figurato: almeno fosse!
Caddòzzu:
sporco, lercio, zozzo (Es.: puuuuu ma ti sciacquasa? Oh caddozzu!!!;
puuuu ma ti sei lavato? Oh zozzone?)
Caghinèri
: omosessuale o effeminato (vedi anche pivellu)
Callèlla:
in barbaricino è il vocabolo indicante l'organo genitale
maschile. In campidanese ha un significato molto differente: rappresenta
infatti la stanchezza e la voglia di dormire in generale ma, più
in particolare, il momento successivo alla fine del pranzo in
cui cadono gli occhi per l'abboffata.
Callonàra:
bugia, esagerazione, resoconto inesatto di un fatto (es.: e bài,
ses narèndi callonàrasa; ma va' stai dicendo scemenze)
Cancaràu:
anchilosato (es.: Giginu ta ses cancarau chi no serrasa
sa potta?; Luigino sei così anchilosato da non chiudere
la porta?)
Càppa:
Schiuma bavòsa bianca che si deposita ai lati della bocca.
(es.: oh Micchèlli, ses prènu de càppa in
bùcca, sciaquarì, pò prexèri! ; Trad.:
Carissimo Michele, hai la boccuccia sporca di schiuma bavosa ai
lati della bocca, lavati per piacere!)
Cardànca:
Zecca, dicesi di persona appiccicosa (es.: Tocca, bairindi, sesi
appicòsu cummenti una cadranca ; Stai lontano, sei appiccicoso
come una zecca)
Carru
'e Nannai : il Tuono (nella mitologia sarda). (es.:
Si diceva ai fanciulli birichini: là, là d'intendisi
su Carru 'e Nannai?? chi non faisi a bonu benniri e tindi pinnigai!!!
- trad.: Lo senti il Tuono (il carro di nannai!!!!) se non ti
rassereni subito provvederà certamente a giungere fin qui
con la sicura intenzione di sequestrarti
Cazzudiàulu:
"oh...perbacco",oppure,"caspita!"
Cilixia:
rugiada. (es.: Tengu su culu aicci ghiacciau ca deppidessiri biancu
de cilixia. - Trad: In questo momento la temperatura del mio deretano
è talmente bassa che, probabilmente, è bianco di
rugiada.)
Coddadrosciu:
porcilaio
Coddapolcoso:
Persona che gradisce la pratica sessuale con qualunque "individuo"
capiti a tiro, sia esso uomo, donna, animale o cosa
Colloccài:
Inserire in un determinato luogo. (es.: Oh Gianni la chi ri fàzzu
colloccài! ; Trad.: Gianni, guarda che ti faccio infilare
in un posto specifico!)
Colòri
de càni fuèndi: letteralmente il
colore del cane che scappa, si dice di un colore imprecisato e,
comunque, brutto (es.: ih ta lèggiu su bistìu chi
pòrtasa, tèniri collor' 'e cani fuendi; che brutto
il tuo vestito, ha dei colori bruttissimi)
Còmudu
a bretèllasa: Cesso con le bretelle. Dicesi
di individuo elegante nel vestire, ma volgare e privo di qualsiasi
valore. (es.: Sesi unu còmudu a bretèllasa! ; Trad.:
Sei come un cesso con le bretelle!)
(A) Conchèddasa:
Testa ciondolante. (es.: Oh Remigio! Ma ìtta sèsi
a conchèddasa? ; Trad.: Senti Remigio, ma ti stai addormentando?
Ti sta ciondolando la testa!)
Cònch'e
giunugu: dicesi di persona con pochi capelli (es.:
la cumenti potada is pilusu, o conch'è giunugu; guarda
un pò come porta i capelli, o testa di ginocchio!)
Còrru
'e sa fùrca : Luogo di impiccagione (es.:
Bae in su corru 'e sa furca! ; Invito non proprio garbato a togliersi
dai piedi DEFINITIVAMENTE)
Cugùrra:
Processionaria, insetto lepidòttero della famiglia dei
taumetopèidi, allo stato larvale. E' un parassita voracissimo
di giovani piante. Nella tradizione dicesi di iettatore, di qui
il verbo "cugurrare" (portar sfortuna). (es.: oh Gino
- appena avvicinatosi al televisore in cui si trasmette la partita
del Cagliari, che subisce contestualmente un goal - , giài
é sè pitticca 'na cugurra!!! ; Trad.: oh Gino, certo
che hai un' aura fortemente negativa oggi!!!)