Home - Motociclista - Bocca Seriola
Bocca Seriola
Un posto
per palati fini,
e non solo motociclisticamente parlando. Basta percorrere
i chilometri che portano ad Acqualagna (49 km da Città di Castello),
una delle capitali italiane del tartufo. Nelle giornate di giovedì
e domenica, da ottobre a marzo, il caratteristico profumo del tartufo
invade le vie di questa graziosa cittadina. Carina quanto il borgo
antico di Apecchio (a 24 km da Città di Castello), dove una locanda-ristorante
di vecchie e buone maniere può ospitare per poche lire affamati
o assonnati viandanti a due ruote (Albergo-ristorante Appennino,
tel 0722/989033, chiuso mercoledì e tutto settembre).
Strade che possono essere affrontate con grande soddisfazione
in sella a qualsiasi moto, naked o sportive, molleggiate endurone
o comode sport-tourer. È vero, i chilometri non sono moltissimi,
ma tornerete a casa sicuramente soddisfatti, col telefono di qualche
amico in più da aggiungere alla voce "biker" della vostra rubrica,
e magari giusto in tempo per una fresca cena a base di pesce sulla
costiera marchigiana.
E tanta voglia di ritornarci, perché come già detto, certe "pieghe"
non si dimenticano.
La
spiegazione è semplice: è sufficiente fare qualche chilometro
della salita da Città di Castello per sentirsi in estasi! Un
nastro di asfalto che è difficile non scambiare per quello di un
circuito, con curve talmente belle da pennellare che fare
ricorso al buonsenso diventa veramente difficile, anche se necessario.
Come detto, la zona attorno Bocco Seriola non offre particolari
intrattenimenti o bellezze artistiche, ma le strade che la circondano
hanno alcune delle curve più belle che sia possibile trovare. Curve
da terza o seconda, di raggio costante, con qualche stretto cavatappi
da prima a intervallarle, spesso leggermente sopraelevate. Da antologia
le due curve con delle gustose compressioni che fanno comprimere
la moto a centro curva, che si aggiungono a tutte le altre, che
hanno anche il pregio di non essere quasi mai cieche. E guidare
diventa soddisfazione pura. Merito della morfologia certo, ma
anche dell'asfalto pressoché perfetto, grazie alle recenti e costanti
manutenzioni, dove l'unica cosa a cui bisogna stare attenti è
all'eventuale presenza di gasolio lasciato dai tanti camion
che in settimana passano su queste strade. Una precauzione che di
certo non rovinerà la vostra "prima volta", destinata a diventare
un ricordo indelebile.
Del resto
i 18 chilometri che da Città di Castello portano in cima al Passo
sono da vera antologia. E la necessaria attenzione dovuta al
traffico dei mezzi pesanti e alla presenza di molta polizia, non
rovina il piacere di percorrerlo, perché fa solo si che chi percorre
il passo, sa che non bisogna esagerare, facendo così diminuire i
rischi, e rendendo Bocca Seriola un luogo tranquillo dove fare due
pieghe. Questo è il segreto di questo valico, l'essere divertente
davvero anche pennellando tra una curva e l'altra a 60-80 orari,
con la tranquillità di poter vedere l'uscita della curva. Una condizione
di guida non facile da trovare, che permette di lasciarsi andare
un po' e concedersi qualche bella piega, ma sempre con la necessaria
prudenza ed esperienza, che sono doti necessarie ovunque, Bocca
Seriola compresa. Anche qui infatti, come in tutti luoghi
affollati dagli smanettoni, è necessario seguire due o tre accortezze
per essere a riparo dai rischi. Come il mantenere rigorosamente
la carreggiata, e le triettorie "intelligenti", sempre lontane dalla
riga di mezzeria in ingresso: nelle curve a sinistra si entra larghi,
in quelle a destra si gira stretti. Un metodo semplice e efficace
per evitare il peggio nel caso qualche esaltato invada parzialmente
la nostra corsia.
|