Ass. Naz. Bersaglieri Sez. di Desenzano
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La tua posizione nel sito: Reggimenti / 8°
8° Reggimento Bersaglieri        III - V - XII btg.
Stemma 8° RGT

SINTESI BLASONATURA
Lo scudo pieno con lo smalto d'azzurro (simbolo di amor di Patria e di lealtà) è espressione della gloria militare conseguita dal reggimento su tutti i campi di battaglia ove lo stesso è stato chiamato a combattere.
La "banda nebulosa" ricorda l'appartenenza dell'8° alla Divisione corazzata "Ariete" in quanto la "banda", in passato, è stata inserita negli stemmi di reparti della stessa Grande Unità.
La presenza del reggimento in Africa Settentrionale nel corso della seconda Guerra Mondiale è sottolineata dal silfio di Cirenaica.
L'arme di Novara nella punta dello scudo (argento e rosso sono colori che coincidono con quelli del vecchio Piemonte) ricorda la battaglia combattuta nel 1848 alla quale parteciparono con valore i battaglioni confluiti poi nell'8° alla sua costituzione.
Il capo d'oro simboleggia le due massime ricompense al V.M. concesse al reggimento.

VELOX AD IMPETUM

L'8° Reggimento viene costituito il 1° gennaio 1871, formato con quattro battaglioni, tutti provenienti dal 3° Reggimento, dei quali assomma le gloriose tradizioni.
Tra il 1911 e il 1912 prende parte alla guerra Italo-Turca.
Partecipa alla Grande Guerra battendosi nel Cadore e poi sul Piave.
Dal 1924 al 1936 opera come Reggimento Ciclisti. Inquadrato nel 1937 nella Brigata Celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta" passa nel '38 nella II^ Brigata Corazzata che dal 1° febbraio 1939 si trasforma in Divisione Corazzata "Ariete" (132a), con la quale, nel 1939 partecipa all'occupazione dell'Albania.
Segue il ciclo operativo della divisione in Africa Settentrionale ed esce quasi distrutto dalla battaglia di El Alamein.
Riordinato con battaglioni di altri reggimenti bersaglieri, è assegnato alla Divisione Corazzata "Giovani Fascisti", con la quale si batte in Tunisia. Sciolto il 13 maggio del '43 dopo la battaglia di Enfidaville, si ricostituisce il 15 luglio 1943 a Verona dove, il 9 settembre cessa di esistere a seguito dell'armistizio.
Bersaglieri in KosowoSi ricostituisce il 15 settembre del 1949 su due battaglioni bersaglieri arrivando ad essere ordinato su due battaglioni bersaglieri ed uno carri, inquadrato nella Divisione Ariete.
Nel '75 il reggimento si scioglie dando vita al Comando Brigata Garibaldi ed ai suoi battaglioni: 3° Cernaia, 26° Castelfidardo e 7° Carri "Di Dio". Nel 1976 e nel 1980, opera a favore delle popolazioni del Friuli e dell'Irpinia colpite da eventi sismici. Dal 23 ottobre 1983 opera in Libano, nell'ambito del contingente italiano della Forza Multinazionale di Pace, con il compito di presiedere e proteggere alcuni campi palestinesi.
Dal 30 giugno 1991, in conseguenza del trasferimento della Brigata in meridione, prende sede in Caserta . Il battaglione partecipa dal dicembre 1992 al gennaio 1993, all'Operazione "Vespri Siciliani" in concorso al mantenimento dell'ordine pubblico nella zona di Palermo. Nell'ambito del riordinamento della Forza Armata il battaglione perde la propria autonomia il 25 giugno 1993 ed il giorno successivo è inquadrato nell'8° Reggimento Bersaglieri che si ricostituisce in Caserta. Fra le prime unità  composte da volontari, ha partecipato alle operazioni fuori area nei Balcani e di ordine pubblico in Patria.
La Bandiera di Guerra è insignita di un' Ordine Militare d'Italia, 2 Medaglie d'Oro al Valor Militare, 1 Medaglia d'Argento al Valor Militare, 5 Medaglie di Bronzo al Valor Militare, 1 Medaglia d'Argento al Valor Civile ed 1 Medaglia d'Argento al Valor dell'Esercito.

DECORAZIONI:
1  Ordine Militare d'Italia
2  Medaglie d'Oro al V.M.
1  Medaglia d'Argento al V.M.
5  Medaglie di Bronzo al V.M.
1  Medaglia d'Argento al V.C.
1  Medaglia d'Argento al V.E.
1  Attestato di pubblica Benemerenza(senza variazione araldica)

MEDAGLIA MOTIVAZIONE DATA
Ordine Militare d'Italia già Savoia
all'Arma di Fanteria
(R.D. 5 giugno 1920)
"Nei duri cimenti della guerra, nella a tormentata trincea o nell'aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue freddo la romana virtù, dei figli d'Italia."
1915 - 1918
ORO
Valor Militare

(R.D. 31 dicembre 1947)
Al reggimento: "Strumento di guerra, nel quale agilità e potenza sono contemperate e fuse, animi e corpi protesi in ferreo blocco al sacrificio ed alla gloria, in circa due anni di guerra sanguinosa in territorio desertico, ha dato prove fulgidissime di eroico valore. In continuo contatto con un nemico più forte ed implacabile, ha opposto alla maggior forza il coraggio, alla implacabilità la fermezza storica e ne ha avuto, in ogni confronto, schiacciante ragione. Mai arrestato dal piombo avversario, nelle sue marce vittoriose ha sempre saputo, opponendo le sue armi ed i suoi petti, stroncare inesorabilmente le iniziative del nemico. Il sangue generoso dei suoi ufficiali, sottufficiali e Bersaglieri, continuatori eroici di una tradizione che non ha macchia, ha irrorato e fecondato le sabbie del deserto. El Mechili, Tobruk, Passo Alfaya, Sollum, Capuzzo, Bir el Gobi, Dahar el Aslagh, nomi legati alla gloria della Patria, sono le tappe gloriose del Reggimento, due volte sacrificatosi all'estremo olocausto, due volte risorto nel nome dei suoi eroici figli caduti. Lo stesso nemico ha espresso la stupita ammirazione per i fanti piumati del Reggimento, espressione purissima della virtù guerriera dell'italica stirpe".

Africa Settentrionale
aprile 1941
settembre 1942

ORO
Valor Militare

(R.D. 28 luglio 1950)
Al reggimento: "Dopo aver dato all'azione comune eccezionale contributo di fede e di sangue, in sette giorni di titaniche gesta respingeva le preponderanti forze avversarie e manteneva le proprie posizione oltre i limiti delle possibilità umane. Battaglia del Mareth".
Tunisia
marzo - aprile 1943
ARGENTO
Valor Militare

(R.D. 5 giugno 1920)
Al reggimento: " Sulle ardue vette del Cadore, in sanguinosi combattimenti, fu esempio di forza e di saldezza. Nella mirabile difesa del Piave, con fulgido ardimento e gravi sacrifici di sangue, sbarrò il passo all'imbaldanzito nemico. Avanguardia di una Divisione speciale di Bersaglieri, nella suprema battaglia della riscossa irruppe oltre il Piave impetuosamente, offrendo, fino all'ultima ora della lotta, alla radiosa vittoria della Patria il fiore dei suoi ardenti Bersaglieri."

Cadore - Piave
Livenza
Tagliamento
Ariis Paradiso 1915
4 novembre 1918

BRONZO
Valor Militare

(R.D. 13 luglio 1849)
Alla 9^ / III compagnia: "Per essersi distinta alla battaglia di Novara."
23 marzo 1849
BONZO
Valor Militare

(R.D. 12 luglio 1859)
Alla 9^ / III compagnia: "Per il modo distinto con cui perdurò nel combattimento, per cui ebbe un terzo del suo effettivo messo fuori combattimento."
Madonna della Scoperta
24 giugno 1859
BRONZO
Valor Militare

(R.D. 13 luglio 1849)
Alla 19^ / V ed 20^ / V compagnia: "Per essersi distinta alla battaglia di Novara."
23 marzo 1849
BRONZO
Valor Militare

(R.D. 5 giugno 1920)
AII'VIII btg. Ciclisti: "In rincalzo all'XI btg. Bersaglieri Ciclisti, manteneva, con incrollabile valore, nella notte dal 20 al 21 luglio 1915, la conquistata posizione del monte San Michele. Il mattino del 21 con energici contrattacchi e gravi sacrifici di sangue, permise alle truppe impegnate e minacciate da accerchiamento di ripiegare ordinatamente."
Monte San Michele
21 luglio 1915
BRONZO
Valor Militare

(R.D. 15 aprile 1915)
Al reggimento: "Per la bella condotta tenuta nei combattimenti del Mergheb e di Lebda."
Mergheb 23 ottobre 1911
23 febbraio 1912
Lebda Sidi Barcul
2 maggio 1912
ARGENTO
Valor Civile

(D.P. 18 maggio 1964)
"Temprato ad ogni arditezza e sacrificio, l' 8° Reggimento Bersaglieri, in nobile e fraterna gara con altri Reggimenti dell'Esercito, ha scritto, nel soccorrere, tra insidie e disagi innumeri, le popolazioni colpite dal disastro del Vajont fulgide pagine di generoso altruismo e di eroica abnegazione."
Vajont
Longarone
ARGENTO
Valore
dell'Esercito

(DPR 4 gennaio 1978)
3° btg. "Cernaia": Interveniva tempestivamente con uomini e mezzi nelle zone dei Friuli devastate dal violento terremoto, prodigandosi per più giorni in una instancabile e generosa opera di soccorso alla popolazione duramente colpita. Affrontava, con alto senso del dovere e con spirito di solidarietà umana, incombenti pericoli per il ripetersi delle scosse telluriche, contribuendo a ridurre le conseguenze del disastroso evento. L'aiuto offerto con tenacia e fraterna generosità riscuoteva riconoscenza e apprezzamento, con riflessi nell'affermazione del prestigio dell'Esercito."
Friuli Venezia Giulia
6 maggio 1976
7 luglio 1977
ARGENTO
di Benemerenza
"Si segnalò per operosità, coraggio, filantropia ed abnegazione nel portar soccorso alle popolazioni funestate dal terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908."
Messina
28 dicembre 1908
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