Ass. Naz. Bersaglieri Sez. di Desenzano
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MAGG. GIOVANNI BENVENUTO FRACASSI

Nato  a  Collio   frazione  Santo Colombano I’11 luglio 1896 da Giovanni Fracassi e Maddalena Nicolini.  Ottenuta la  licenza di  scuola tecnica a Brescia nel 1913,  si     iscrive  alla  regia  Scuola Normale di Crema "Alessandro Bettinzoli ". Nel 1915 viene chiamato alle armi nel 9°  Reggimento   Bersaglieri.  Nel  novembre 1916  è  presso la   Fortezza Brenta Cismon quale Aspirante Ufficiale di Complemento al 5° Reggimento Bersaglieri e la nomina viene conferita nel marzo 1917.
Sottotenente di Complemento a Savona con il 5° Reggimento Bersaglieri.Il 10 novembre 1917 quale Comandante di un plotone in un'azione sul Monte Sisemol viene ferito due volte e viene insignito di Medaglia d'Argento al Valore Militare. Quale Sottotenente del 5° Reggimento Bersaglieri otteneva il 30 luglio 1918 una Croce al Merito di Guerra nella Zona del X° Corpo d'Armata e quale Tenente gli veniva assegnata un'altra Croce al Merito di Guerra il 22 agosto 1919 nella Zona del XXVI° Corpo d'Armata.
Congedato nell'aprile 1920, iniziava nel novembre dello stesso anno l'attività scolastica quale Maestro Elementare nel Comune di Esine. Insegnante a Collio e Gardone Valtrompia, si sposava con Giuseppa Migliorati nel 1924, dalla quale ebbe tre figli Giangiacomo (1927), Elda (1929) e Vittorio (1937).
Si trasferì a Desenzano del Garda nel 1933. Nel marzo 1940 venne richiamato in Servizio Militare ed assegnato alla Scuola Allievi Ufficiali di Pola e successivamente assegnato al 7° Bersaglieri di Bolzano con il quale giunse in zona di guerra (frontiera francese) nel giugno 1940.
Nel marzo 1941, sempre con il 7° Bersaglieri Divisione Trento fu destinato in Affica sul fronte Tobruk. Nel corso di un'azione a Sidi Belgassen il 13 maggio 1941 ottenne una Croce di Guerra al Valore Militare sul campo.  Rientrò  dall'Africa nel dicembre dello stesso anno perché gravemente ammalato di ameba istiolitica. Nell'aprile 1942, a seguito di guarigione, fu trasferito al 7° Bersaglieri a Bolzano e successivamente a Laives dove venne catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e trasferito nel Campo di concentramento di Puzemils in Polonia (Stalag XVIIA 138026) dove contrasse la neurite sciatica. Rientrato in Italia nel marzo 1944 ottenne il congedo perché gravemente ammalato e dal 1 luglio 1944 reintegrato nelle funzioni civili, quale insegnante presso le Scuole Elementari di Desenzano, e ciò fino al 1957.
Del periodo della 2° Guerra Mondiale  e  del  periodo  di  prigionia  in  Polonia  ha lasciato diari e documenti di alto valore morale.  Fu animatore, quale Presidente, della locale Sezione "Combattenti e Reduci “, realizzando l'attuale Circolo in Piazza Capelletti.
Fu anche Presidente della Banda Cittadina di Desenzano.
Nel 1951 pubblica il "Cuore di Giann? testo per ragazzi ed autobiografico, contenente "tanta parte della sua vita".
Nel 1966 cura l'organizzazione del Convegno di Desenzano del 7° Reggimento Bersaglieri reduci dall'Africa Settentrionale.
Collabora come pubblicista con il "Giornale di Brescia" quale corrispondente di Desenzano.
Muore a Desenzano il 10 giugno 1971.
Nel 1972 gli viene dedicata un'aula dell'edificio scolastico di Via Mazzini, su proposta dell'Associazione Combattenti.

Le sue Medaglie

MEDAGLIA d'ARGENTO al VM.

"Comandante di un plotone, ricevuto l'ordine di ricacciare col fuoco reparti nemici che tentavano di aggirare la nostra linea, eseguiva con calma e prontezza il mandato assegnatogli. Noncurante del pericolo, sotto il tiro avversario, si esponeva fuori della trincea per meglio osservare le mosse del nemico e gli effetti del tiro. Ferito una prima volta rimaneva al proprio posto, colpito nuovamente continuava ad incitare i dipendenti alla lotta, finché non vide l'avversario in fuga". Monte Sisemol, 10 novembre 1917
CROCE di GUERRA al VM.
"Capo nucleo informazioni reggimentale, durante un attacco nemico, si recava volontariamente in linea ad assumere direttamente informazioni sullo svolgimento dell'azione. Incurante del pericolo, si spingeva anche a riconoscere alcuni carri nemici rimasti immobilizzati dal nostro fuoco, fornendo così, importanti e tempestive notizie al comando di reggimento. Già distintosi in precedenza per coraggio ed alto senso del dovere". Sidi Bel Gassen, 13 maggio 1941.
  Fracassi  
Il Maggiore
Benvenuto Fracassi
Il suo diario di guerra


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