Le motivazioni delle
onorificenze:
CAVALIERE dell'ORDINE MILITARE DI SAVOIA
"Combattente, sette volte decorato al valore, formato
dal reggimento bersaglieri affidatogli, arma potente ed
anelante, granitica per unità d'intenti e valida
preparazione, la scagliava e guidava con rara perizia
e sereno sprezzo del pericolo fra le asperità del
deserto ed enormi difficoltà logistiche contro
corpo nemico superiore per numero e per mezzi, obbligandolo
alla resa. Raggiunta ed occupata la posizione di punta
dell'asse a contatto col nemico in terra egiziana, la
manteneva con indomito valore, resistendo a reiterati
formidabili attacchi di artiglieria, mezzi corazzati e
fanterie molte volte superiori per potenza e per numero,
senza arretrare di un pollice, anche laddove a presidio
non era rimasto che lo spirito dei Caduti". El Mekili,
8 aprile 1941, Sollum Capuzzo, 15 maggio 1941
MEDAGLIA d'ARGENTO al VM.
"Sotto violento fuoco nemico, nonostante forti perdite,
con mirabile calma, portava, velocemente ed ordinatamente,
rinforzo ad altro reparto, cooperando al mantenimento
di una posizione conquistata ripetutamente e violentemente
contrattaccata dall'avversario. Assumeva in seguito il
comando interinale di un battaglione dapprima, e poi quella
di un gruppo bersaglieri ciclisti esplicando perizia e
valore". Monfalcone 6-9 maggio 1916.
MEDAGLIA d'ARGENTO al VM.
Lanciatosi al contrattacco in testa alla sua compagnia,
mirabilmente incurante di sé, la trascinava con
l'esempio e con la voce, alla riconquista di una posizione
caduta in mano al nemico, riuscendo ad occuparla e ad
affermarvisi. Riorganizzava ed inquadrava i militari dispersi
di altri reparti, conducendoli al fuoco, riuscendo a trattenere
l'impeto avversario ed a sventare un tentativo di avvolgimento
contro la nostra truppa". Monfalcone, 15-17 maggio
1916.
MEDAGLIA d'ARGENTO al V M.
"Alla testa della propria compagnia si slanciava
per la seconda volta all'assalto della trincea nemica,
che concorreva a conquistare sotto raffiche di fucileria
e mitragliatrici. Respingeva con la lotta corpo a corpo
un forte contrattacco avversario, e durante un violento
bombardamento che scoteva duramente la compagine del suo
reparto con perdite di uomini e materiali, energicamente
manteneva tutti al loro posto dimostrando serenità
e coraggio ammirevoli. Flondar, 26-27 maggio 1917
MEDAGLIA di BRONZO al VM.
"Durante un violento bombardamento nemico, noncurante
del pericolo, percorreva varie volte la fronte intensamente
battuta, animando i dipendenti con la parola e con l'esempio,
disponendoli con perizia nei punti più minacciati
concorrendo così efficacemente al vittorioso risultato
ottenuto dal battaglione e dando prova di esemplare fermezza
e coraggio". Selz, 25 aprile 1916
CROCE di GUERRA al VM.
"Primo accorso con la sua compagnia presso il luogo
dove erasi incendiato un deposito di munizioni, cooperava
con energica calma, fra evidente pericolo, a mettere in
salvo gli ammalati ancora giacenti nelle vicine case crollate"
S. Osvaldo (Udine), 27 maggio 1917
CROCE di GUERRA al V.M.
"Si distingueva per valore e tenacia nel tenere il
comando della compagnia in momenti assai difficili".
S. Bartolomeo Molino Nuovo (Piave), 15-17 giugno
1918
CROCE di GUERRA al VM.
"Comandante dell'avanguardia al Reggimento Cavalleggeri
Monferrato, attaccava arditamente una forte retroguardia
di una colonna carreggio nemica e, con sapiente manovra
e spiccato coraggio, la teneva impegnata per tutta la
notte, concorrendo, con l'azione di altri reparti. e,
col fuoco dell'artiglieria, a recare scompiglio nella
colonna stessa obbligandola ad abbandonare numeroso materiale".
S. Pietro di Stevenà, 30 ottobre 1918
PROMOZIONE per MERITO di GUERRA
"Sul fronte della Marmarica, durante vari mesi di
aspre battaglie alle quali ha partecipato quale comandante
di un reggimento bersaglieri; al fronte russo in vari
rischiosi e difficili incarichi ricoperti in tragiche
circostanze durante la lotta partigiana successiva all'armistizio
del settembre 1943, dava costante conferma delle eccezionali
qualità di comandante, di cui aveva dato prove
nelle precedenti guerre che con pari entusiasmo e dedizione,
aveva combattuto". A. S., Marmarica, gennaio
luglio 1941; Starobelsk, fronte russo, 15-26 gennaio 1943;
Lotta clandestina, 1944-45.
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