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SINTESI
BLASONATURA
La prima partizione è dedicata all'impiego del
LXVIII btg. sul fronte russo, come simboleggiato dal tridente
d'Ucraina.
Nella seconda partizione è ricordato il periodo
trascorso dal reggimento in Francia (rappresentata dai
gigli), sempre nel corso della seconda Guerra Mondiale.
Il capo d'oro simboleggia la massima ricompensa al V.M.
concessa per il comportamento tenuto dai bersaglieri del
18' durante la Grande Guerra, in particolare sul Piave,
fiume riportato nel quartier franco.
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Viene
costituito il 31 gennaio del 1917 con i battaglioni LXVII,
LXVIII e LXIX, composti in massima parte da reclute e
dal deposito del 12° Reggimento Bersaglieri: prende
parte al primo conflitto mondiale inquadrato nella IlI
Brigata Bersaglieri comandata dal leggendario colonnello
brigadiere Sante CECCHERINI, e della quale fa anche parte
il 17° Reggimento Bersaglieri.
NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Identifica le sue vicende in quelle della III Brigata
bersaglieri ampiamente descritte nel Vol. VII della Storia
delle Fanterie di Edoardo Scala e al quale le note storiche
fanno ampio riferimento.
Alla metà di agosto del 1917 alla III Brigata fu
affidato il compito di conquistare il caposaldo di q.
346 (gruppo dello Stol - linea intermediale Temnizza-Voiscizza-Krapenka-
q. 313 dellHermada) e i bersaglieri del 18°,
completato il loro schieramento nella notte del 17, al
mattino del 18 iniziarono l'attacco e raggiunsero la posizione
intermedia di q. 315 e dopo aver superato non poche difficoltà
riuscirono ad occupare q. 244 e a catturare diversi prigionieri.
Il successivo 30 ottobre in concorso con il LXIV del 17°
Bersaglieri, il LXIX del 18° procedette allo sbarramento
della linea oltre il Varmo e passò sulla sponda
destra del fiume Tagliamento ove due battaglioni del 18°
(LXIX e LXVIII) iniziarono un'azione avvolgente a cavallo
dell'argine principale con obiettivo immediato il Triangolo
del Castello e la riconquista della linea Molino della
Sega-il Castello.
La località di Casa Mannello venne occupata nelle
prime ore del pomeriggio del 17 novembre e grazie all'apporto
dei due battaglioni recinte del 17° e del 18°
la posizione venne consolidata ed il LXVIII del 18°.
superato ogni ostacolo, raggiunge il greto del fiume rioccupandolo
saldamente per circa 400 metri, il giorno successivo il
presidio austriaco di Molino della Sega resisteva ancora,
ma razione combinata di due battaglioni del 18° e
del 268° Fanteria, dopo accanitissima lotta durata
più di un'ora, vorrebbe ragione della resistenza
nemica e portò alla cattura dì 26 ufficiali.
500 uomini di truppa e diverso materiale da guerra. Nel
combattimento, oltre ad alcuni ufficiali, il 18° registrò
la perdita del comandante del LXIX battaglione.
Nel 1918 la Brigata dislocata nel settore di Cavazuccherina,
procedette ad occupare le prime e la seconda linea a nord
di Cortellazzo e delle trincee di Bova Cittadina. Nelle
ore pomeridiane del 21 giugno i battaglioni LXVII e LXVIII
del 18° Bersaglieri mossero all'assalto e ricacciarono
il nemico lungo la zona a sinistra del Sile e poi parteciparono
alle operazioni tendenti ci scacciare il nemico dalla
zona tra Piave nuovo e basso Sile come recita la motivazione
della concessione della Medaglia d'Oro al Valor Militare
che precisa come "con entusiastico sacrificio di
sangue contribuiva alla riconquista del primo lembo della
Patria invasa".
Due suoi battaglioni inoltre meritarono nel corso del
conflitto speciali citazioni nei Bollettini di Guerra:
quello n. 909 del 19 novembre 1917, ore 23 riporta tra
laltro "... Nella pianura la vigilanza delle
nostre truppe - tra le quali, per il valore dimostrato
negli scorsi giorni, meritano ancora speciale menzione
i battaglioni bersaglieri LXIV, LXVIII e LXIX nella zona
di Fagare ... hanno impedito al nemico di rinnovare
qualsiasi tentativo di passaggio del Piave".
Il Reggimento venne successivamente disciolto il 31 dicembre
del 1919 per poi essere brevemente costituito il 1°
aprile 1935 per la mobilitazione del 3° Reggimento
Bersaglieri destinato in Africa Orientale ed essere sciolto
al suo rientro il 31 dicembre 1936.
NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Il 18° e ricostituito il 1° febbraio 1941
presso il deposito del 5° Bersaglieri in Siena e comprende
il I° ed il II° gruppo esplorante, ma dopo pochi
giorni le due compagnie carri L40 del I° Gruppo sono
cedute per la costituzione del LXVII battaglione che e
poi inviato al fronte russo con la Divisione Celere "Principe
Amedeo Duca d'Aosta" (p.a.d.a.) per poi passare alle
dipendenze della 3^ Divisione Celere con la quale partecipa
alla prima e alla seconda battaglia difensiva del Don
che si conclude con il tragico ripiegamento delle Unità
italiane impegnate sul fronte russo.
Con la ristrutturazione
dell'Esercito ha vita in Persano, il 1 aprile 1975 il
67° Battaglione Bersaglieri "Fagarè".
La nuova unità, cui vengono affidate le tradizioni
e la bandiera del 18° Reggimento, è inquadrata
nella Brigata Motorizzata "Pinerolo". Nell'ambito
del riordinamento della Forza Armata il battaglione, inserito
nell'8^ Brigata Bersaglieri
"Garibaldi", perde la propria autonomia
il 9 settembre 1993 ed il giorno successivo è inquadrato
nel 18° Reggimento Bersaglieri che si ricostituisce
in Cosenza.
l'Unità, prima come Battaglione "Fagarè"
e poi come 18° Reggimento partecipa alle operazioni
"Vespri Siciliani" in Sicilia per il mantenimento
dell'ordine pubblico e "Riace" in Calabria per
il controllo del territorio.
Fra le prime unità dell'esercito ad essere composto
di volontari, il reggimento ha preso parte a tutte le
operazioni svolte nel teatro balcanico.
DECORAZIONI:
1   Ordine Militare d'Italia
1   Medaglia d'Oro al V.M.
MEDAGLIA |
MOTIVAZIONE |
DATA |
Ordine Militare d'Italia
già Savoia
all'Arma di Fanteria
(R.D. 5 giugno 1920) |
"Nei duri cimenti della
guerra, nella a tormentata trincea o nell'aspra
battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e
di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente
i luoghi e le fortune, consacrando con sangue
freddo la romana virtù, dei figli d'Italia." |
1915 - 1918 |
ORO
Valor Militare
(R.D. 5 giugno 1920) |
Al reggimento: "Con
impeto fulmineo si gettava sul nemico, passato
sulla destra del Piave fiaccandone in mischia
furibonda la disperata tenacia. Con entusiastico
sacrificio di sangue contribuiva alla riconquista
del primo lembo della Patria invasa, ricongiungendosi
nella gloria alla più antiche e fulgide
tradizione dei bersaglieri." |
Fagaré
16-17 novembre 1917
Basso Piave
2-6 luglio 1918 |
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