Sede: Novara - Caserma "Cavalli".
Distintivo:
diviso diagonalmente in due campi, rosso e azzurro e circoscritto
da un bordo giallo-oro; nel mezzo, in giallo-oro e nero,
un centauro nell'atto di scoccare una freccia.
Origini e vicende organiche.
Trae origine dalla 1ª Brigata Motomeccanizzata costituita
in Siena il 1° giugno 1936 su base 5° Reggimento
Bersaglieri; divenuta il 15 luglio 1937 I Brigata Corazzata
ne fanno parte il 5° Reggimento Bersaglieri ed il
31° Reggimento Fanteria Carrista. Il 20 aprile 1939
si trasforma in Divisione Corazzata "Centauro"
(131ª) risultando composta dai Reggimenti 5° Bersaglieri,
31° Fanteria Carrista e 131° Artiglieria Corazzata.
Dal marzo 1941 inquadra il 1°
Reggimento Bersaglieri, in sostituzione del 5°
passato alle dipendenze di una altra grande unità;
e dal luglio 1941 al gennaio 1942 ha in organico anche
il 131° Fanteria Carrista che è poi inviato
in Sicilia. Dopo aver subito ulteriori varianti organiche,
dall'autunno 1942 riprende l'organico del 1939. La divisione
sciolta nell'aprile 1943, in Tunisia, viene subito ricostituita
in Italia con reparti di varia provenienza ed a partire
dal 25 luglio prende il nome di Divisione Legionaria Corazzata
"Centauro" (136ª) inquadrando il Reggimento
Legionario Motorizzato, il Gruppo corazzato "Leonessa"
ed il 136° Reggimento Artiglieria; si scioglie definitivamente
il 12 settembre 1943. Il 1° aprile 1951 si costituisce
la Brigata Corazzata "Centauro" su Comando,
3° Reggimento Bersaglieri, 31° Reggimento Carri,
131° Reggimento Artiglieria, reparti di supporto.
Dal 1° novembre 1952 diviene Divisione Corazzata "Centauro"
ed inquadra anche lo Squadrone Cavalleria Blindata "Lodi"
(trasformato in Gruppo Squadroni il 1° ottobre 1956),
una Compagnia Genio Pionieri, una Compagnia Trasmissioni.
Nel 1963 la grande unità assume l'organico standard
NATO ed è articolata su I Brigata Meccanizzata
(formata il 1° novembre 1963 a Milano con 3°
Reggimento Bersaglieri, I Gruppo del 131° Reggimento
Artiglieria Corazzata, I Battaglione Servizi, Compagnia
Genio Pionieri, Compagnia Trasmissioni); II Brigata Corazzata
(formata il 1° settembre 1964 a Civitavecchia con
1° Reggimento Bersaglieri Corazzato, II Gruppo del
131° Reggimento Artiglieria Corazzata, II Battaglione
Servizi, Compagnia Genio Pionieri, Compagnia Trasmissioni);
III Brigata Corazzata (formata il 1° novembre 1963
a Novara con 31° Reggimento Carri, III Gruppo del
131° Reggimento Artiglieria Corazzata, III Battaglione
Servizi, Compagnia Genio Pionieri, Compagnia Trasmissioni)
e Brigata Artiglieria (formata il 1° febbraio 1964
a Vercelli con Comando 131° Reggimento Artiglieria
Corazzata, Reparto Comando, Batteria Specialisti Artiglieria,
IV e V Gruppo del 131° Reggimento Artiglieria Corazzata).
Tale articolazione viene abbandonata nell'ottobre 1968
e la "Centauro" riprende l'organico su Comando,
3° Reggimento Bersaglieri, 31° Reggimento Carri,
131° Reggimento Artiglieria Corazzata. Con la ristrutturazione
dell'Esercito, dal 21 ottobre 1975 prende (temporaneamente)
la struttura di grande unità meccanizzata, mantenendo
il nome di Divisione Corazzata "Centauro", ed
inquadra le Brigate Meccanizzate 3ª "Goito"
e "Legnano" nonché la 31ª Brigata Corazzata
"Curtatone", tutte di nuova costituzione, e
varie unità di supporto.
A seguito dell'abolizione del livello divisionale, il
1° novembre 1986 la grande unità viene sciolta
e contemporaneamente ha vita in Novara, per trasformazione
del comando della soppressa Brigata "Curtatone",
il Comando della 31ª Brigata Corazzata "Centauro".
Nella nuova unità confluiscono i Battaglioni Carri
1° "M.O.Cracco" e 101° "M.O.Zappalà",
il 28° Battaglione Bersaglieri "Oslavia",
il 9° Gruppo Artiglieria da Campagna "Brennero",
il Battaglione Logistico "Centauro", una Compagnia
Controcarri, una Compagnia Genio Guastatori, il Reparto
Comando e Trasmissioni; il 5 novembre 1990 entra nella
Brigata anche l'11° Battaglione Fanteria "Casale"
quindi dal 1° giugno 1991 passa alle dipendenze della
Brigata un Reparto Sanità proveniente dalla disciolta
3ª Brigata mec."Goito".
Con l'assunzione di un nuovo ordinamento da parte della
Forza Armata, che prevede il ripristino del livello reggimentale,
la "Centauro" ad iniziare dal 1992 assume gradatamente
la seguente formazione; Comando, Reparto Comando e Supporti
Tattici, 31° Reggimento Carri, 131° Reggimento
Artiglieria da Campagna Semovente, 28° Battaglione
Bersaglieri "Oslavia", 11° Battaglione "Casale",
Battaglione Logistico "Centauro", Reparto Sanità.
Dal gennaio 1993 al marzo 1994 il Reparto Sanità
"Centauro" viene impegnato in Somalia, nel quadro
dell'operazione IBIS 2 alle dipendenze del Comandante
di ITALFOR, e per il comportamento tenuto dal personale
al Reparto stesso viene tributato un Encomio Solenne dal
Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Tre reggimenti di
formazione, costituiti in ambito Brigata, operano dal
7 dicembre 1994 al 10 febbraio 1995 nelle province di
Agrigento, Caltanissetta e Catania nel quadro dell'operazione
"Vespri Siciliani", in concorso al controllo
del territorio, e per la medesima esigenza la grande unità
invia due reggimenti di formazione dal 30 luglio al 30
settembre 1996 nella provincia di Palermo ed un reggimento
di formazione nei periodi 10 marzo - 15 maggio 1996 e
16 novembre 1996 - 20 gennaio 1997 nella provincia di
Catania.
Nel quadro dell'attuazione del Nuovo Modello di Difesa
in data 17 settembre 1996 cambia denominazione in BRIGATA
MECCANIZZATA "CENTAURO".
Campagne di guerra e fatti d'arme
Albania 1939:
- operazioni per l'annessione (mag.).
Seconda Mondiale (1940-43):
- 1940: fronte greco-albanese (ott.-dic.);
- 1941: fronte greco-albanese (mar.) - fronte albanese-jugoslavo
(apr.): Scutari - Kopliku -
Ragusa;
- 1942: Africa Settentrionale: El Agheila;
- 1943: Africa Settentrionale: Libia e Tunisia - Battaglia
del Mareth (Gafsa, El Guettar,
Halfaja) - Enfidaville.
Riconoscimenti
Encomio Solenne - Tributato dal Capo di SME.
"Il Reparto Sanità "Centauro" è
stato impegnato ininterrottamente, dal febbraio 1993 al
marzo 1994, nelle operazioni umanitarie condotte dalle
Forze Armate Italiane in territorio somalo nel corso dell'Operazione
"IBIS", profondendo le proprie migliori risorse,
sia in campo medico sia in campo organizzativo, nella
realizzazione dell'ospedale da campo di Giohar. L'elevata
professionalità e la duttile capacità organizzativa
messe in evidenza da tutto il personale hanno consentito
al reparto, nonostante operasse in uno scenario caratterizzato
da particolari condizioni ambientali ed operative, di
assolvere pienamente il compito affidatogli, riuscendo
ad assicurare al personale inquadrato nell'O.N.U. ed alla
martoriata popolazione somala un'assistenza sanitaria
sempre pronta ed efficace.
In particolare, nell'attività a favore della popolazione
somala, tutto il personale del reparto ha evidenziato
un elevato spirito umanitario, mettendo in atto una molteplicità
di interventi anche al di fuori dello stretto ambito sanitario.
Il sacrificio e l'appassionata opera svolta dai propri
componenti hanno qualificato chiaramente l'ospedale militare
italiano di Giohar come la migliore struttura sanitaria
dell'O.N.U. presente in Somalia. Chiaro esempio di alto
senso umanitario e del dovere, grande perizia ed elevata
efficienza, che hanno consentito al reparto di confermarsi
quale sicura ed efficace unità di Forza Armata
ed hanno conferito particolare lustro all'Esercito Italiano,
riscuotendo il plauso dei Contingenti esteri e la viva
riconoscenza della popolazione somala".
Somalia, 8 febbraio 1993 - 24 marzo 1994. (Al Reparto
di Sanità della Brigata "Centauro").
I Reparti che costituiscono oggi la Grande Unità
sono:
2° Reggimento bersaglieri;
3° Reggimento bersaglieri;
21° Reggimento fanteria "Cremona";
4° Reggimento carri;
Reggimento "Nizza Cavalleria" (1°);
52° Reggimento artiglieria terrestre (semovente) "Torino";
Reparto Comando e Supporti Tattici "Centauro";
Battaglione Logistico "Centauro".
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